Ville, parchi e giardini da non perdere: la mini-guida di Insideat Seconda parte
Rieccoci Insideaters! Ci eravamo lasciati sul più bello, a metà dell’esplorazione di una romanità incantevole, verde e un po’ selvaggia. Se vi siete persi la prima parte della nostra mini-guida, potete leggerla qui.
Proseguendo alla scoperta delle ville e dei parchi più belli della città, abbiamo selezionato altre cinque imperdibili chicche del verde urbano più affascinante di Roma.
VILLA DORIA PAMPHILJ
Con i suoi 181 ettari di verde, questa è la villa più grande di Roma, incorniciata da alcuni dei quartieri più prestigiosi della Capitale. Passeggiando tra le morbide colline del parco, è possibile osservare le testimonianze di secoli e secoli di storia: dai resti dell’epoca romana e medioevale al rinnovamento degli arredi nel Seicento, dalla Stanza dell’Organo all’Arco dei Quattro Venti, il maestoso ingresso monumentale, realizzati entrambi nel XIX secolo. Questa immensa villa rimase fino ai primi anni del Novecento di proprietà della famiglia Pamphilj, per poi passare al Comune di Roma, fatta eccezione per il Casino del Bel Respiro, tuttora sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per visitare tutto il parco forse non basta un giorno intero, ma voi provateci: andate a est se siete incuriositi da palazzi, fontane e giardini, andate a ovest se volete avventurarvi nella zona più selvaggia e ricca di biodiversità.
Dove si trova: Municipio XII, quartiere Monteverde – Gianicolense
Ingressi: via di S.Pancrazio, via Aurelia Antica, via Leone XII, largo M. Luther King, via Vitellia, via della Nocetta
VILLA PICCOLOMINI
Vi ricordate? Abbiamo nominato via Piccolomini in questo articolo, raccontandovi di un particolare effetto ottico e di una vista mozzafiato. Bene, oltre all’incredibile panorama, via Piccolomini nasconde un’altra meraviglia, l’omonima Villa Piccolomini, quasi sempre dimenticata a favore della più imponente Villa Pamphilj che sta proprio lì di fronte. Un giardino segreto offre un panorama a dir poco emozionante, affacciato sui morbidi clivi coltivati e sulla Basilica di S. Pietro. A differenza dei parchi e le ville fin qui citate, Villa Piccolomini non è sempre aperta al pubblico, anzi, è generalmente affittata per matrimoni e feste molto esclusive. Tuttavia, se capitate da queste parti, informatevi a proposito di visite guidate o aperture straordinarie: garantiamo che ne vale la pena!.
Dove si trova: Municipio XIII, quartiere Gianicolense
Ingressi: Via Aurelia Antica, 164
IL ROSETO COMUNALE
Quando si dice un luogo magico! Già dal III secolo a.C. Tacito racconta di questo luogo spettacolare, adagiato sulle pendici dell’Aventino, dove a primavera si celebrava “floralia“, il festeggiamento dedicato alla dea Flora. Nel XVII secolo, orti e vigne lasciarono spazio all’ Orto degli Ebrei e a un piccolo cimitero; tre secoli dopo, questo fu trasferito e l’area restò incolta fino al 1950, quando decisero di ricostruire qui il roseto comunale, distrutto durante la seconda guerra mondiale. Il nuovo spazio, in segno di ringraziamento e memoria per la comunità ebraica, è caratterizzato da una stele all’ingresso del giardino, e da alcuni viali che assumono la forma della menorah, il tradizionale candelabro a sette bracci. Nel Roseto si distinguono due parti: la più ampia ospita una preziosa collezione di rose botaniche, sia antiche sia più recenti; la parte più bassa invece, più raccolta, accoglie le rose partecipanti al “Premio Roma”, importante manifestazione che risale al 1933. Oltre 1.100 specie di rose, provenienti da ogni parte del mondo, sono raccolte nel Roseto comunale, tra cui bizzarre rose dai petali verdi, rose stranamente maleodoranti e, incredibile ma vero, rose che cambiano colore con il passare dei giorni.
Passeggiare nel Roseto riporta ad epoche e mondi solo immaginati, con un panorama su Roma capace di emozionare anche i meno romantici.
Dove si trova: Municipio I, rione Ripa
Ingresso: Via di Valle Murcia, 6
VILLA SCIARRA
Restaurata nell’ultimo ventennio, Villa Sciarra è un luogo affascinante, pieno di storia e scorci suggestivi.
L’Esedra dei Dodici Mesi è uno degli angoli più scenografici della villa, dove nel verde delle piante di lauro e in mezzo a siepi dalle forme fantasiose, sono state collocate le dodici statue di arenaria che rappresentano l’anno. Sebbene siano purtroppo spariti i giardini segreti che fiancheggiavano il Casino Barberini, Villa Sciarra è ancora ricca di favolosi immaginari, sollecitati da sirene, putti, satiri e l’incantevole fontana di Diana ed Endimione. Villa Sciarra è così straordinariamente fiabesca che dopo cento visite vorremmo ritornarci ancora, e ancora, e ancora…
Dove si trova: Municipio I, Rione XIII -Trastevere
Ingressi: via Calandrelli, via Dandolo, via delle Mura Gianicolensi
IL GIARDINO GIAPPONESE
Ultima tappa del nostro tour del verde romano, ma non certo per importanza: questo giardino fa parte dell’Istituto Giapponese di Cultura ed è un vero gioiello. Anzi, una vera e propria opera d’arte, realizzata dall’architetto Ken Nakajima, medesimo progettista dell’area nipponica dell’Orto Botanico di Roma. Lo stile sen’en risale al XVI secolo e ha la particolarità di collegare e armonizzare una fitta rete di elementi: le rocce, il laghetto, la cascata, isolette e ponticelli, tutto ha un preciso significato, con una storia centenaria e un complesso sistema di codici e tradizioni. Per questo, oltre alla contemplazione di un luogo a dir poco incantevole, l’Istituto Giapponese di Cultura mette a disposizione visite guidate, gratuite ma rigorosamente su prenotazione, che aiutano gli estasiati spettatori a comprendere l’origine e la storia di tanta grazia. C’è poco da dire, un luogo così dev’essere ammirato.
Dove si trova: Municipio II, Quartiere Parioli
Ingresso: Via Antonio Gramsci, 74,