Roma non l’hanno costruita in un giorno, e di certo nemmeno visitata. Insideat ha pensato a un itinerario fantastico per chi ha poco tempo e tanta voglia di esplorare la città, in equilibrio tra storia, cultura, un po’ di traffico e arte urbana, osservando da vicino le diverse anime di una città così grande e così ricca di sfumature.
Se vi siete persi la prima parte di questa mini-guida, potete leggerla qui.
Il nostro tour “fast&fun” prosegue con un giro della città per niente scontato, che ci farà viaggiare tra i quartieri, tra le culture… e nel tempo. Pronti?
Cosa vedere a Roma in 48 ore: un tour di autentica romanità, che inizia nel passato e arriva fino a giorni nostri
Giorno 2 – circa 8 km
Anche oggi il tour comincia da una fermata della linea A, siamo a metro San Giovanni. Ci bastano quattro passi sotto alle mura aureliane e siamo di fronte alla Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma e più antica tra le quattro basiliche papali. Il complesso monumentale di San Giovanni include il Chiostro Lateranense, il Battistero Lateranense, il Palazzo del Laterano, il Santuario della Scala Santa, l’università pontificia e perfino un altissimo obelisco egizio che suscita immancabilmente stupore.
Siamo su uno dei colli di Roma, il Celio, e scendendo lungo via di San Giovanni in Laterano, in una ventina di minuti arriviamo dritti dritti al Colosseo.
Vale la pena entrare? Sì. Abbiamo tempo per farlo oggi? No, se vogliamo fare il pieno di cose da fare e vedere. Il bello dei viaggi però è proprio muoversi al proprio ritmo… up to you guys
Proseguiamo la nostra passeggiata scendendo lungo Via dei Fori Imperiali, guardatevi intorno perché la vista è mozzafiato! I monumenti che vi circondano sono i cosiddetti Fori Imperiali, essi raccolgono una serie di piazze monumentali edificate tra il 46 a.C. e il 113 d.C.. Vengono considerati come il centro dell’attività politica di tutta la Roma antica, infatti nel corso dei secoli questo luogo si è arricchito di strutture ed edifici. Proseguendo la nostra passeggiata lungo questa via ricca di storia la prima struttura che si incontra in questo sontuoso complesso è il Foro di Cesare. Questa piazza costruita nel 46 a.C. presenta due portici sul lato est e ovest mentre in fondo troneggia il tempio dedicato a Venere Genitrice, uno spettacolo.
Dopo aver fatto un bel giro della piazza, che collega alcune tra le vie principali di Roma, arriviamo di fronte ad un’enorme scalinata. Siamo in Piazza d’Aracoeli e quella che avete di fronte a voi è la famosa Cordonata Romana, progettata da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo. Il suo scopo era quello di unire questa piazza a quella del Campidoglio e di renderla agibile e facilmente percorribile per gli uomini a cavallo, infatti i gradini sono bassi e molto larghi. Saliti gli infiniti scalini ci ritroviamo proprio in Piazza del Campidoglio, dove al centro noterete una fedele riproduzione della statua equestre di Marco Aurelio. Questa suggestiva piazza fu sempre realizzata da Michelangelo, il quale durante la costruzione la orientò verso la Basilica di San Pietro, che all’epoca era il centro politico della città. Ad oggi è uno dei principali centri di attrazione anche grazie alla presenza dei fantastici Musei Capitolini.
Ma non perdiamo tempo che la strada è ricca di cose ancor più interessanti da vedere. Proseguiamo per 650 m in direzione di Piazza della Bocca della Verità, sulla destra trovate il favoloso Teatro Marcello che servì come modello per la costruzione del Colosseo. Proseguendo arriverete di fronte alla Basilica di Santa Maria in Cosmedin, sulla quale nel 1632 fu murata quella che ad oggi è famosa a tutti come Bocca della Verità. Intorno a questa maschera dal diametro di 1,75 metri, vive una leggenda ossia che bisogna inserire la mano nella bocca per ricevere fortune ed oracoli ma che potrebbe mordere la mano di qualcuno da un momento all’altro. Se volete assumervi questo rischio fate pure, noi intanto volgiamo lo sguardo verso il Tempio di Ercole, esattamente dall’altra parte della strada all’incrocio tra il Lungotevere Aventino e Via del Circo Massimo.
Questo tempio di forma circolare fu dedicato ad Ercole Vincitore ed è uno dei più antichi esempi di impiego del marmo per edifici sacri a Roma. Secondo un’antica usanza in questo tempio nasce il detto “appendere al chiodo” ossia di abbandonare un’attività, infatti i gladiatori una volta liberati appendevano le loro armi sulle mura di questo tempio. Camminiamo ancora un altro po’ per arrivare all’imponente Circo Massimo. Realizzato nel II secolo a.C. e commissionato da Gaio Giulio Cesare viene considerato la più grande struttura per spettacoli mai realizzata dall’uomo. All’epoca ci facevano le corse con i carri, ad oggi vengono organizzati concerti di ogni genere. Potete attraversarlo o godervelo dalle vie laterali che lo costeggiano, in entrambe i casi vi renderete conto della maestosità di questa struttura.
Ma non è ancora arrivato il momento di fermarsi, dirigetevi verso l’entrata della Metro B e scendete alla fermata Garbatella. Ci troviamo fuori dal centro di Roma per farvi godere di quartieri che in realtà sono dei veri e propri mondi che meritano di essere visitati e vissuti. Uno di questi è proprio Garbatella, noto anche come il “quartiere paese” ricco di storia, curiosità e scorci meravigliosi che fece addirittura da sfondo ad uno dei romanzi di Pasolini. Un rione completamente diverso dal resto della città ma che conserva gelosamente la sua identità e romanità.
Sempre rimanendo in zona, spostandoci di qualche passo troveremo un altro quartiere caratteristico di Roma che è San Paolo. Quest’ultimo rientra nella più rinomata zona di Ostiense e gode di una certa fama tra i quartieri più vivi e frequentati della capitale. Nomea dovuta alla presenza dell’università che popola questa zona di studenti. Dirigetevi adesso verso Piazza San Paolo per ammirare velocemente il Chiostro di San Paolo Fuori Le Mura ed entrare dentro Parco Shuster. Quest’area verde era nota prima con il nome di Parco Paolino, poi modificato in Shuster in onore dell’omonimo cardinale. Il parco è caratterizzato da un gioco di aiuole geometriche attraversate da un viale che corre parallelo a Via Ostiense.
Uscendo dal parco e proseguendo dritti sempre su Via Ostiense incontrerete la Centrale Montemartini, straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale, era infatti il primo impianto pubblico per la produzione di energia elettrica. Andando sempre dritti per 600 m incrocerete sulla sinistra una delle vie più colorate e caratteristiche di Roma: Via del Porto Fluviale. Una strada piccola che ha molto da dire e da mostrare. Polo indiscusso della street art, gode di opere di artisti famosi provenienti da diverse parti del mondo. Un luogo magico, quasi surreale che ha fatto da sfondo all’opera Le fate ignoranti del grande artista Ozpetek. Avvicinandoci di nuovo al Tevere e proseguendo con la nostra passeggiata arriveremo a Testaccio, uno dei quartieri più caratteristici della Roma popolare. Qui sorgono grandi riferimenti per l’architettura industriale come il Mattatoio, diventato poi sede di uno dei più grandi poli museali d’arte contemporanea, il MACRO.
Dirigiamoci verso la stazione metro più vicina che si trova accanto alla Piramide Cestia. Una piramide a Roma direte voi? Ebbene sì, ed è il sepolcro di Caio Cestio un nobile romano che espresse il desiderio di avere la tomba in questa forma particolare.
Prendiamo la Metro B per poche fermate e scendiamo a stazione Cavour. Siamo arrivati a Monti uno dei quartieri più amati di Roma. Caratterizzato da vicoli stretti, botteghe di artigiani, gallerie d’arte, piccole piazze e vecchi edifici che quasi ci si dimentica di passeggiare nella Capitale d’Italia. Questa zona è piena di trattorie, bar e locali. La via del Boschetto è famosa per essere la strada di Roma con il maggior numero di ristoranti per metro quadrato. Famosa in tutto il quartiere Monti come luogo d’aggregazione la piazzetta della Madonna dei Monti è il luogo perfetto dove godersi una “birretta” in compagnia.
Stanchi ma rinvigoriti dalla bella camminata (e dalla birretta) possiamo dirigerci verso quella che sarà l’ultima tappa di questo percorso breve ma molto intenso. Dopo circa 10 minuti a piedi arriveremo a Termini, centro nevralgico degli spostamenti a Roma, è la stazione ferroviaria più importante che vede circa 800 treni al giorno e ben 480 000 persone che la attraversano. Fu costruita nel 1867 e nel corso degli anni ha subito vari lavori di ristrutturazione, di cui il più recente risale al 2000, eseguito in occasione del Giubileo.
Allora, che ne pensate? È veramente possibile visitare Roma in sole 48 ore? Sicuramente a qualcosa dovrete rinunciare, ma crediamo che questo itinerario possa facilitare la vostra permanenza nella città eterna, soprattutto se siete curiosi e con tanta voglia di fare (ehm, camminare). Se la vostra voglia di Roma ancora non è soddisfatta seguiteci alla scoperta di altri luoghi nascosti della Capitale.
LET’S GO INSIDEATERS!